2 Turing vs Searle
2.1 Introduzione
Alan Turing e John Searle sono due figure centrali nella riflessione sull’intelligenza artificiale e la coscienza. Turing ha introdotto il famoso “Test di Turing” (Turing 1950), concentrandosi sulla capacità delle macchine di simulare il comportamento umano, mentre Searle, con il suo “Argomento della Stanza Cinese”, ha criticato l’idea che una macchina possa davvero comprendere o avere coscienza (Searle 1980).
Alan Turing e il Test di Turing
Alan Turing, pioniere dell’informatica, propose il “Test di Turing” nel 1950 come criterio per valutare se una macchina potesse essere considerata intelligente (Turing 1950). Secondo Turing, se un essere umano che comunica con una macchina attraverso uno schermo non riesce a distinguerla da un altro essere umano, allora la macchina può essere considerata intelligente.
Punti chiave del Test di Turing: - Il test misura la capacità di imitare il comportamento umano, non la comprensione o la coscienza. - Ha ispirato lo sviluppo di chatbot e sistemi di IA conversazionale.
2.1.1 Critiche al Test di Turing
Molti filosofi e scienziati sostengono che il test non catturi la vera natura dell’intelligenza o della coscienza. John Searle è uno dei principali critici.
John Searle e l’Argomento della Stanza Cinese
John Searle propose l’esperimento mentale della “Stanza Cinese” nel 1980 come critica al concetto di IA forte. L’idea è la seguente:
- Una persona che non conosce il cinese si trova in una stanza con un manuale di istruzioni che spiega come rispondere ai messaggi scritti in cinese.
- Usando il manuale, la persona può rispondere correttamente ai messaggi senza comprendere realmente il cinese.
- Searle sostiene che le macchine, similmente, possono elaborare simboli senza comprendere il loro significato.
Conclusione della Stanza Cinese: - L’elaborazione simbolica non equivale alla comprensione. - Questo pone un limite all’idea che una macchina possa essere veramente intelligente.
2.2 Conclusioni
Il confronto tra Turing e Searle evidenzia due prospettive opposte sull’intelligenza artificiale: - Turing vede l’imitazione come un segno sufficiente di intelligenza. - Searle insiste sulla distinzione tra simulazione e comprensione reale.
Questo dibattito rimane centrale nella filosofia dell’intelligenza artificiale e continua a ispirare nuove domande e riflessioni.